Avere fame è un istinto naturale. Spesso ci si ritrova a combattere contro quella voglia irrefrenabile di mangiarsi qualsiasi alimento si abbia davanti, soprattutto in determinate occasioni. Ma tutto ciò si può arginare e sconfiggere con una buona dose di volontà e impegno!!
Come combattere la fame nervosa?
L’organismo umano può assumere molto più cibo di quanto ne serva e questo dipende da una condizione spesso più emotiva che organica.
È necessario seguire in alcuni casi un adeguato percorso psiconutrizionale.
L’aspetto psicologico, in questi casi, assume una dimensione centrale. Innanzitutto, bisogna avere una certa consapevolezza delle proprie emozioni e distinguere la fame reale dalla fame nervosa. Spesso si tende a dare una risposta disfunzionale all’emozione che si prova in quel determinato momento introducendo cibo solo per placare quell’emozione.
Bisogna far passare il concetto che mangiare non sia l’unica cosa che si abbia da fare durante una giornata. Sarebbe necessario impiegare al meglio il proprio tempo per ritagliarsi momenti da dedicare a se stessi e non associare quel momento ad una determinata azione di tipo alimentare.
Eliminare, in pratica, l’associazione situazione/alimentazione. Questo aspetto è uno dei più critici, ma anche uno dei più essenziali. Può essere utile, ad esempio, trovare un passatempo diverso, come leggere o scrivere, dedicarsi ad attività ludiche o svago (ad esempio il ballo, una chiacchiera con un amico, un bagno caldo, giocare con i propri figli..) o che richiedano un maggiore impegno. Anche la cucina da questo punto di vista si può rivelare un alleato prezioso.
Può sembrare un paradosso, ma cucinare aiuta a distinguere gli odori e a selezionare il cibo. Un’attività psicologica di non poco conto e che può incidere enormemente sull’attenuazione della fame nervosa poiché può aiutare a tenersi distratti e a rilassarsi senza essere colti da quell’irrefrenabile voglia di assumere cibo.
Per combattere la fame nervosa quali cibi sono utili?
Prodotti alimentari testati dimostrano che la fame nervosa si può combattere. Lo si può fare, ad esempio, attraverso l’assunzione di integratori in grado di placare ansia e stress come il magnesio che migliora la concentrazione e stabilizza il tono dell’umore.
Zafferano, melissa, griffonia presentano estratti vegetali validi contro la fame nervosa con proprietà benefiche che si ripercuotono anche sulle funzioni cognitive. Ne guadagna, nel contempo, anche la funzione digestiva e l’attività intestinale che, nella fattispecie, risulta utile anche alle persone che vogliono seguire una dieta per dimagrire.
L’assunzione di multivitaminici antistress e le loro qualità rigenerative sono supportate da studi scientifici. Il benessere mentale è l’aspetto da curare in primis per arginare la fame nervosa.
Si può ricorrere anche a rimedi naturali come lo yoga e la meditazione, così come ad attività motorie quotidiane (ad esempio una mezz’ora di cyclette o camminata). Questi, uniti a varie strategie alimentari, possono produrre quel mix di benessere e rieducazione al cibo funzionale ad un certo regime alimentare.
Fame nervosa, come controllarla?
La fame nervosa è dovuta per lo più a fattori psicologici e di stress, almeno nella maggior parte dei casi. La si può controllare tendenzialmente attraverso un processo strutturato di buona alimentazione, sia che si stia seguendo una dieta per anziani, una dieta per bambini o un percorso di nutrizione della donna.
Si può controllare il senso di sazietà ad esempio riducendo l’introito di zuccheri semplici che dopo un picco iniziale abbassano repentinamente la glicemia innescando nuovamente il senso di fame e riducendo l’introito di grassi che stuzzicano il palato essendo altamente palatabili.
Consiglio di non avere dispense ricche di alimenti da “evitare” verso cui presentiamo una maggior predilezione.
Ancora un altro consiglio è quello di non saltare i pasti e spuntini per modulare la fame durante la giornata e magari ricorrere ad alimenti come noci, mandorle e cioccolato fondente che rappresentano ottimi spezza-fame.
Introdurre ad esempio cibi amari: radicchio, rucola, caffè poiché l’amaro innesca una sazietà sensoriale che appaga la nostra fame.
È possibile ridurre al minimo ogni elemento di stress e favorire l’ingresso nella propria quotidianità di nuove abitudini come quelli citati in precedenza. In questo modo si ha maggiore predisposizione nel controllo di una certa situazione.
Quali sono i sintomi della fame nervosa?
La fame nervosa, spesso e volentieri, è dovuta a motivi di nervosismo o di imbarazzo. In quest’ultimo caso subentra la paura di mostrarsi agli altri per il proprio aspetto fisico. Questo comporta la chiusura in se stessi e lo sfogo indiscriminato attraverso il cibo che induce un aumento del senso di colpa.
Si presenta una compulsione irrefrenabile che incide, poi, anche sui rapporti interpersonali.
Il bisogno di conforto è un altro dei sintomi da non sottovalutare. Arriva quel momento in cui c’è più bisogno del conforto degli altri e, quando non lo si trova nella maniera che si crede più giusta, allora ci si rifugia nel cibo. Ma non è mai la soluzione. Una convinzione da sfatare.
La psicoterapia basata sul dialogo e la condivisione intrafamiliare è un trattamento molto utile da questo punto di vista e induce a tenere sotto controllo i livelli di stress ead assicurare un’adeguata e sana alimentazione dell’interessato/a.
Nei casi di bulimia e anoressia la fame nervosa si affronta tramite la terapia cognitivo- comportamentale In modo da stimolare la capacità nel soggetto di saper interpretare le problematiche che lo riguardano e riuscere a risolverle, anche in situazione di vita quotidiana stressanti.