Attività professionale

Per sviluppare un percorso nutrizionale adeguato, la mia attività professionale è incentrata su alcuni elementi fondamentali da valutare attentamente a seconda dei casi. Prima di tutto, la mia analisi mira a valutare la composizione corporea e i bisogni nutritivi del paziente, considerando anche le diverse fasce di età e le condizioni fisiopatologiche.
Il percorso nutrizionale che sviluppo per i miei pazienti comprende anche un trattamento terapeutico relativo al sottopeso, al sovrappeso e all’obesità sia essenziale, che complicata. È importante sottolineare che l’obesità è diventata ormai una patologia molto diffusa tra la maggior parte delle persone, inoltre, si tratta di una problematica che interessa anche i bambini, si sente spesso parlare, infatti, di obesità infantile.
La mia attività professionale mira anche ad aiutare i pazienti normopeso, che desiderano ricevere consulenze nutrizionali e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. In questo casa, anche se sono assenti delle patologie, è comunque importante per il soggetto raggiungere il benessere psicofisico ottimale.
I trattamenti terapeutici che offro ai miei pazienti sul piano nutrizionale, si concentrano anche su una serie
di stati patologici da analizzare e migliorare.

Gli stati patologici di cui mi occupo

Riuscire a creare un piano nutrizionale adeguato per i miei pazienti, significa andare a esaminare attentamente lo stato di salute generale, sia mentale che fisico, per comprendere quale tipo di regime alimentare programmare. La mia attività professionale in tal senso si occupa di alcuni stati patologici specifici, come:

• Sindrome metabolica: con questo termine non ci si riferisce ad una singola patologia, ma ad un insieme di fattori considerati a rischio per la salute del paziente. Parliamo ad esempio, di ipertensione arteriosa, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, insulino-resistenza, diabete di tipo II e gotta.
La maggior parte dei pazienti aventi questa sindrome non avvertono una sintomatologia specifica, ma è fondamentale in ogni caso, prestare molta attenzione a questi fattori di rischio, che se non vengono tenuti sotto controllo, possono causare problemi gravi cardiovascolari, o addirittura, possono sviluppare forme gravi di diabete.

• Reazioni avverse agli alimenti: spesso i miei pazienti presentano problematiche di questo tipo, alcuni, ad esempio, dimostrano di essere celiaci, di avere un’ipersensibilità al glutine, un’intolleranza al lattosio, allergie al nichel, al grano e alle proteine del latte vaccino. È fondamentale prima di sviluppare un programma nutrizionale, analizzare questi stati patologici, per capire quali siano gli alimenti da integrare nel regime alimentare e quali invece, è necessario eliminare.

 Disfunzioni tiroidee: possono essere di due tipologie, ipertiroidismo o ipotiroidismo. Nel primo caso, i processi metabolici del paziente sono accelerati a causa di un’eccessiva secrezione di ormoni, questo provoca un dimagrimento rapido, affaticamento, stanchezza e intolleranza al caldo.
Nel secondo caso, i pazienti che soffrono di ipotiroidismo hanno difficoltà nel concentrarsi, dimostrano un’intolleranza al freddo e un notevole peggioramento dell’umore, difficoltà a perdere peso, alterazioni del ciclo mestruale ecc…
Prima di sviluppare un programma nutrizionale, quindi, è fondamentale per me analizzare ogni
singolo caso.

• Patologie autoimmuni: attualmente, esistono tantissime patologie di questo tipo, tutte accomunate dalla reazione anomala del sistema immunitario contro i tessuti sani.
Alcuni dei miei pazienti presentano ad esempio, Diabete di tipo I, Morbo di Crohn, artrite reumatoide, psoriasi, e tante altre patologie che rientrano in questa categoria.
Si tratta di disturbi cronici da tenere sotto controllo e che, prima di intraprendere un percorso nutrizionale, devono essere attentamente analizzate e seguite.

• Patologie del fegato e vie biliari: si tratta di altri stati patologici da considerare prima di sviluppare un programma nutrizionale adeguato.
La maggior parte dei pazienti in questo caso, presentano steatosi, statoepatite, cirrosi, calcoli colicisti e vie biliari. È fondamentale seguire attentamente queste patologie, per evitare che possano aggravarsi provocando problematiche ancora più gravi e dannose all’organismo.

• Insufficienza renale e Calcolosi renale: anche in questo caso, la mia attività professionale deve tener conto di questi stati patologici.
I pazienti che presentano queste patologie, infatti, devono necessariamente seguire un’alimentazione adeguata, evitando di assumere alcuni cibi che per la loro condizione risulterebbero nocivi.

• Patologie gastrointestinali: sono davvero tanti i pazienti che presentano questa serie di disturbi,
come ad esempio: disfagia, reflusso gastro-esofageo, dispepsia, gastrite, stipsi, sindrome
dell’intestino irritabile e diverticolite.

Altri punti importanti della mia attività professionale

Come ho già anticipato in precedenza, la mia attività professionale relativa allo sviluppo dei programmi nutrizionali interessa tutte le fasce di età, le singole condizioni patologiche e in particolare, anche il fabbisogno nutritivo della donna durante alcune fasi.
Gli schemi alimentari che creo per i miei pazienti possono essere, ad esempio, adatti a soggetti sportivi, di livello agonistico e non agonistico, possono essere personalizzati e mirati all’educazione alimentare dei singoli o di gruppi di individui, infine, possono rappresentare anche un importante percorso alimentare educativo ideale per bambini e adolescenti.
Quest’ultimo punto non è da sottovalutare, visto il notevole aumento del tasso di obesità infantile registrato negli ultimi anni nel nostro paese, un dato davvero allarmante. Un altro punto su cui si concentra la mia attività professionale riguarda nello specifico la donna, analizzando i vari casi, infatti, elaboro trattamenti terapeutici nutrizionali perfetti per alcuni stati fisiologici particolari, come ad esempio, gravidanza, allattamento e menopausa.
Durante queste fase, la donna deve necessariamente seguire un percorso nutrizionale personalizzato che si adegui al cambiamento del proprio corpo e del proprio fabbisogno. I programmi nutrizionali che sviluppo per le mie pazienti tengono conto anche di altre problematiche a cui tantissime donne vanno incontro, come ad esempio, la sindrome dell’ovaio policistico, l’endometriosi, o DCA cioè, disturbi del comportamento alimentare.
Per le patologie come l’endometriosi, è fondamentale eliminare dal piano alimentare una serie di cibi che
accentuano maggiormente lo stato infiammatorio generale, mentre, bisogna introdurre altri alimenti più adeguati.
Mi occupo in ultimo anche di disturbi del comportamento alimentare, per i quali è necessario arrivare alla
radice del problema prima di migliorare ed equilibrare il regime alimentare. Ecco perché in questi casi
consiglio ai miei pazienti di intraprendere un percorso non solo nutrizionale, ma anche psicologico, in modo
tale da prendere consapevolezza dei propri disturbi.